Consiglio comunale di Magenta: non comprate gli F-35

Fonte: Comune di Magenta - 04 dicembre 2012

NO aerei Riportiamo di seguito la Mozione di sostegno alla campagna "Taglia le ali alle armi" discussa e approvata all'unanimità in data 27/11/12 dal Consiglio Comunale di Magenta (MI).

Hanno votato a favore oltre al Sindaco i gruppi di: PD (9 consiglieri), Rifondazione Comunista (1 consigliere), Lega Nord (1 consigliere), PDL (3 consigliere), Lista Basile - Civica (1 consigliere)

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Al presidente del Consiglio Comunale.                    
                                        Magenta, 12/11/2012
 
MOZIONE
 
 
OGGETTO: mozione contro l'acquisto dei cacciabombardieri F 35


PREMESSO CHE:
Il nostro Paese sta attraversando una gravissima crisi finanziaria ed economica che sta provocando un forte aumento della povertà, della disoccupazione, del disagio e dell'insicurezza sociale i cui segni sono già ben visibili sul nostro territorio;
negli ultimi anni è stata realizzata una drastica riduzione della spesa pubblica e in particolare dei fondi a disposizione di vitale importanza per i cittadini come la sanità e l'istruzione; i fondi nazionali a carattere sociale ( fondo politiche sociali, fondo per la non autosufficienza, fondo per i giovani,...) sono passati da 1,594 miliardi del 2007 a 193 milioni di euro del 2012;
i tagli agli ENTI LOCALI e alla Regione nel periodo 2011-2013 superano i 33 miliardi di Euro e hanno compromesso la loro capacità di fornire risposte concrete ed efficaci alle necessità fondamentali dei cittadini e delle famiglie;

CONSIDERATO CHE:
negli ultimi decenni i problemi della sicurezza economica, sociale e ambientale hanno assunto una posizione prioritaria rispetto a quelli della difesa militare e che gli stati hanno sempre più difficoltà ad assicurare la necessaria coesione sociale ed economica e quindi a mantenere la pace interna;
Ricordando che l'ONU e l'UNIONE EUROPEA sono da tempo impegnati ad ampliare la dimensione umana del concetto di pace e sicurezza includendovi il benessere economico, stabilità politica, democrazia, sviluppo, pace sociale, diritti umani e bisogni primari quali educazione, salute, alimentazione, alloggio;

CONSIDERATO CHE:
l'Italia aveva previsto nel 2002 di aquistare 131 cacciabombardieri F 35  denominati Joint Strike Fighter (JSF) per un costo totale di 15 miliardi di € a cui si deve sommare un costo d'uso e di manutenzione valutato in oltre 40 miliardi di €;

CONSIDERATO CHE:
si tratta di un'arma da guerra con capacità di trasporto di ordigni nucleari palesemente in contrasto sia con l'articolo 11 della Costituzione Italiana che con la Carta dell'ONU e che le missioni di pace previste dalle NAZIONI UNITE escludono l'impiego di simili ordigni distruttivi;

CONSIDERATO CHE:
secondo il Pentagono, l'aereo deve ancora risolvere numerosi problemi tecnici mentre continuano a lievitare i suoi costi e che le ricadute occupazionali in Italia sono poco significative e incerte;

CONSIDERATO CHE:
diverse nazioni partner del progetto Joint Strike Fighter (JSF) stanno rivedendo i loro programmi di acquisto anche rinviandoli nel tempo:
 
RICORDANDO CHE:
se l'Italia si ritirasse dal suddetto progetto non dovrebbe pagare nessuna penale;

PRESO ATTO CHE:
il governo Monti ha già ridotto da 131 a 90 il numero di F 35 che l'Italia si è impegnata ad acquistare;
in tanti (Associazioni ed Organizzazioni laiche e religiose, altri consigli Comunali e Provinciali, organi di informazione e singole cittadine e singoli cittadini) hanno espresso la loro protesta e la loro volontà di contrastare l'acquisto dei cacciabombardieri F 35;

CHIEDE AL PARLAMENTO E AL GOVERNO:
di rivedere l'impegno finanziario dell'Italia nel progetto di aquisto dei cacciabombardieri F 35, riutilizzando le risorse così risparmiate per ridurre i tagli agli enti locali, ai servizi socio sanitari e agli ammortizzatori sociali delle sempre più numerose persone che hanno perso e stanno perdendo il loro posto di lavoro.
Di procedere ad una rapida revisione e riduzione complessiva della spesa militare ridefinendo altresì, in modo aperto e democratico, una nuova politica di sicurezza e una rinnovata politica estera Italiana ed Europea coerenti con il dettato della nostra Costituzione e la Carta delle Nazioni Unite.
 
IMPEGNA I CONSIGLIERE, LA GIUNTA, IL SINDACO A:
trasmettere formalmente la presente mozione e il verbale della votazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri;
informare la cittadinanza sui contenuti della presente mozione anche attraverso l’organizzazione di un incontro pubblico ad hoc;
mettere in campo tutte quelle iniziative che, coerentemente al tema in oggetto, promuovano una cultura di solidarietà e pace tra i popoli.

INFINE DECIDE
di collaborare con il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani per rafforzare l'impegno degli Enti Locali per il disarmo e la sicurezza umana.

La presente mozione viene inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti e Capigruppo di Camera e Senato nonché al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e alla campagna "taglia le ali alle armi" promossa dalla Tavola della Pace, Rete Italiana per il Disarmo e Sbilanciamoci.