Città di Castello contro gli F-35
Votano a favore Idv, Prc-Fds, Patto civico, Pdl e Lega. Astenuti Pd e Psi. Colombo (Idv): “Sprechi militari assurdi in epoca di sacrifici e ristrettezze”
“Con l’ordine del giorno contro l’acquisto dei 131 cacciabombardieri F35 Città di Castello si unisce alle tante città democratiche e pacifiste che in tutta Italia hanno detto No all’assurdo investimento di 15 miliardi di euro in armamenti a fronte di una crisi economica senza precedenti, con tagli ai servizi sociali e ai diritti dei più deboli. E’ un risultato importante per tutti coloro che credono in un paese più giusto e libero da vincoli bellici”. Sono le parole con le quali Roberto Colombo, capogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio comunale, ha commentato l’approvazione del suo ordine del giorno da parte di una maggioranza trasversale e anomala (Idv, Prc-Fds, Patto civico, Pdl e Lega). La sorpresa è stata che l'atto è passato grazie all'appoggio pieno di forze di centro-destra, ma dalla maggioranza solo Alessandro Alunno (La Sinistra per Castello) si è distinto con un voto favorevole, mentre Pd e Socialisti si sono incomprensibilmente astenuti.
“Sono al contempo felice ed amareggiato – ha spiegato Colombo -. Felice per l'esito infine positivo del voto. Amareggiato perché incredibilmente la maggioranza si è lasciata sc
avalcare a sinistra dal centro-destra. Questo mi sembra ancora più grave se penso che nelle file del Pd “militano” ben tre obiettori di coscienza. In moltissime altre città, da Firenze a Bari, da Palermo a La Spezia, da Bologna a Reggio Emilia il centro-sinistra, compreso il Pd ovviamente, si è fatto promotore di identici ordini del giorno. Non si capisce davvero cosa sia successo in questo caso. Ma il quadro che ne emerge getta un’ombra pesante sul profilo valoriale delle forze di maggioranza che non sono state in grado di cogliere l’opportunità di una scelta di campo contro gli sprechi militari e a favore dei cittadini più deboli e indifesi. Forse – si è domandato Colombo – il problema risiede nel fatto che l'ordine del giorno sia stato presentato da una forza di minoranza?”
“Con il nostro ordine del giorno – spiega il promotore Colombo – abbiamo impegnato il Comune a chiedere al Governo di rivedere il piano di riarmo che originariamente prevedeva l'acquisto di 131 cacciabombardieri F35, ognuno dei quali costerebbe alle sofferenti casse della collettività 130 milioni di euro. Il piano completo prevedeva la spesa di 15 miliardi di euro solo per l'acquisto e di altri 40 tra uso e manutenzione. Essendo inoltre aerei destinati anche al trasporto di ordigni nucleari appare evidente come siano in contrasto con l'art.11 della nostra Costituzione. Con il costo di un solo aereo si potrebbero costruire mille appartamenti o 183 asili nido, con il costo di 7 risolvere il problema di tutti gli esodati in Italia. Credo che Città di Castello e l’Umbria, per la loro tradizione e il loro impegno a favore della pace e del dialogo interculturale, meritino di essere annoverate tra le città che si battono contro gli sprechi militari e contro piani di riarmo del governo nazionale”.