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QUASI UN QUARTO DEL VALORE DELLA COMMESSA ANDRÀ ALLE AZIENDE DEL GRUPPO FINMECCANICA

Eurofighter fa il secondo pieno di miliardi

Firmato un contratto da 16.000 milioni di euro per la nuova tranche di aerei
Vanni Cornero
Fonte: La Stampa - 15 dicembre 2004

Decolla la seconda tranche del programma Eurofighter, che prevede la produzione di 236 nuovi caccia «Typhoon», 46 dei quali destinati all'Aeronautica italiana. Il contratto, del valore complessivo di 16 miliardi di euro, è stato firmato ieri a Monaco di Baviera dall'agenzia Netma (per conto dei governi di Italia, Germania, Spagna e Gran Bretagna), dal consorzio «Eurofighter gmhh», in cui Alenia Aeronautica ha una quota del 10,5%, e da «Eurojet turbo», un altro consorzio, finalizzato alla produzione dei motori, di cui fa parte Avio con il 21,5%. Complessivamente alla realizzazione del caccia europeo partecipano circa 200 aziende italiane. In particolare nel gruppo Finmeccanica, a cui andranno 3,1 miliardi di euro per produrre parte dell'aereo più altri 700 milioni per i motori, sono impegnate nel programma, oltre ad Alenia aeronautica ed Avio, anche Galileo Avionica e Marconi Selenia communications, che si occupano dei sistemi di elettronica per la difesa.
Le consegne della prima tranche, per complessivi 148 caccia di cui 29 per l'Aeronautica italiana, si concluderanno a fine 2007 e, ad inizio 2008, scatterà la produzione perla seconda tranche destinata a terminare nel 2012. In tutto le forze aeree delle quattro nazioni che fanno parte del programma riceveranno 620 Eurofighter Typhoon (180 la Germania, 121 l'Italia, 232 la Gran Bretagna, 87 la Spagna), ma la produzione sarà ampliata in vista delle esportazioni: l'Austria ha infatti ordinato 18 aerei, la Grecia prevede un ordine di 60 aerei più un'opzione per altri 30, mentre Norvegia, Svizzera, Singapore e Turchia hanno espresso il loro interesse per eventuali acquisti del caccia europeo.
Quella posta ieri in calce al contratto è una firma molto attesa dai Paesi e dalle aziende coinvolte nel programma, poichè l'Eurofighter Typhoon rappresenta per l'industria aerospaziale europea una spinta in termini tecnologici e di occupazione che offre certe garanzie di sviluppo. Al momento i posti di lavoro generati da Eurofighter sono complessivamente oltre 60.000, di cui 12.000 in Italia, ma in fase di picco produttivo il programma darà lavoro a oltre 120.000 persone nei quattro Paesi partner (24.000 in Italia).
Alenia Aeronautica è responsabile della costruzione dell'ala sinistra, della progettazione e costruzione della fusoliera posteriore (insieme a Bae Systems), della progettazione ed integrazione di alcuni sistemi di bordo, dell'integrazione di tutto il sistema propulsivo. Oltre a ciò è di sua competenza l'assemblaggio finale di tutti gli aerei per l'aviazione italiana e quello dei velivoli destinati all'export. Negli stabilimenti di Torino e di Caselle, su circa 3000 dipendenti, oltre 1000 sono attualmente impegnati nello sviluppo e produzione del Typhoon ed altri 100 lavorano all'Eurofigliter negli stabilimenti di Noia, Casoria e Foggia. Ora, con la firma per la seconda tranche li numero degli addetti e, in particolare, di quelli impegnati nella realizzazione del caccia europeo potrebbe aumentare sensibilmente.
Ad Avio SpA, invece, è affidata la realizzazione del 20 per cento del motore: le parti di responsabilità dell'azienda leader nella propulsione aerospaziale saranno prodotte negli stabilimenti di Rivalta di Torino e di Pomigliano d'Arco, mentre i motori destinati all'Aeronautica italiana saranno assemblati nello stabilimento di Brindisi. "Questa commessa - commenta Federico Martini, responsabile del business governativo di Avio - è un segnale molto importante verso altri Paesi, europei e no, che stanno guardando con estremo interesse alla potenziale acquisizione di questo motore".

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