Avio, a rischio commessa da 6 miliardi

C'è una commessa multimiliardaria di cui si parla poco e che invece si sta dimostrando di importanza vitale per l'industria italiana. E' l'ordine da 6 miliardi di euro per la fornitura delle turbine alle 27 fregate Frem, 17 delle quali in forza alla Francia e le altre dieci all'Italia.
Per la commessa concorre Avio, l'ex società del gruppo Fiat ora controllata dal gruppo Carlyle e partecipata da Finmeccanica, che però rischia di vedersi preferire la concorrente Rolls-Royce. Nulla di strano in apparenza, visto che ogni gara può vedere un solo vincitore, se non fosse per il particolare che le turbine proposte da Avio costano circa il 30% in meno di quelle di Rolls-Royce, 6 milioni di euro contro 9, e sono ampiamente collaudate
La differenza tra i costi sale al 50%, perché il prodotto italiano ha una classe di potenza adeguata per l'applicazione sulle fregate, mentre quello inglese deve essere adattato. A lanciare l'allarme è il segretario nazionale della Uilm, Giovanni Contento, in una lettera inviata al sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta e ai ministri alle attività produttive Antonio Marzano e alla difesa Antonio Martino.
Le preoccupazioni sono soprattutto di natura occupazionale. La mancata aggiudicazione ad Avio, infatti, aggraverebbe ancor di più le difficoltà dei siti della società di Brindisi e Torino: sui 5 mila addetti sul territorio nazionale, la maggioranza dei 2 mila della sede di Torino sono in cassa integrazione da due anni, mentre gli 800 di Brindisi stanno cominciando i secondi tre mesi di cig.