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Armi e F35, i pacifisti scrivono a Renzi: "Vieni a Firenze"

Il movimento pacifista invita il premier alla manifestazione del 21 settembre a Firenze per ascoltare le proposte di pace delle associazioni. Vignarca: "Non si limiti alle considerazioni di natura strategica e militare"
Fonte: Redattore Sociale - 17 settembre 2014

Pace 2 Giugno Caro Renzi vieni a Firenze ad ascoltare le nostre proposte di pace. Il movimento pacifista scrive al primo ministro per invitarlo alla manifestazione che si terrà il 21 settembre nella sua città. "Un passo di pace", così è stato chiamato l'appuntamento fiorentino, vedrà la partecipazione di reti e coordinamenti per il disarmo italiani. "Lei ha interagito con molti organismi internazionali - scrivono le quattro associazioni organizzatrici dell'evento (Rete della pace, Rete italiana per il disarmo, Sbilanciamoci, Tavolo interventi civili di pace) - in particolare con un confronto serrato con Unione Europea e Alleanza Atlantica. Perché dunque non prevedere anche un momento di confronto con la società civile italiana, che è in contatto e rappresenta anche quella europea? Perché non ascoltare anche le nostre indicazioni su come è possibile trasformare e risolvere i conflitti, senza limitarsi alle considerazioni di natura “strategica e militare” che avranno sicuramente portato alla Sua attenzione? Essere presente il 21 settembre a Firenze per esercitare quello che Aldo Capitini chiamava “ascolto democratico” potrebbe essere utile e prezioso per tutti noi e per le scelte future del Governo da Lei presieduto e dell’Unione Europea".

La manifestazione di Firenze è la naturale prosecuzione dell' "Arena per il disarmo" del 25 aprile a Verona. "Ora però dobbiamo entrare più nello specifico dei temi", dice Francesco Vignarca, coordinatore della Rete disarmo. Mentre l'Arena per il disarmo a Verona è stato un momento per contarsi, ora si tratta di produrre contenuti. Sul tavolo, tutte le crisi mondiali, dalla Siria all'Ucraina, dalla Libia all'Iraq, da Gaza al Congo. Durante il presidio-evento, dalle 16 alle 18, i manifestanti si collegheranno anche con realtà della cooperazione internazionale impegnate in teatri di guerra.

Oggi i promotori sono a Roma per incontrare i Parlamentari per la pace, gruppo di 70 onorevoli che rappresenta le istanze dei movimenti. Obiettivo: far conoscere nel dettaglio le proposte dei movimenti, in particolare su F35 e armi ai curdi, i due dossier più caldi al momento.  

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