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Il parlamentare sulla portaerei

Rilanciamo due pezzi de "L'Adige" sulla presenza dell'On. Ottobre sulla Cavour, un invito "stanato" dalla mobilitazione (anche di Rete Disarmo) "Controlliamo il Tour Cavour: portaerei o fiera d'armi?"
Fonte: L'Adige

Controllare Tour Cavour La Rete Disarmo: un tour per vendere armi

Unimondo e Movimento Nonviolento: iniziativa inaccettabile che mescola attività commerciali e operazioni umanitarie. «Cara Cavour non ci sfuggirai! Sei sotto il controllo dei nostri radar» soprattutto sui social network. Questo il messaggio che la Rete Italiana per il Disarmo insieme ad altre 112 associazioni della società civile ha inviato al Ministero della Difesa dopo che Unimondo, il sito di informazione con sede a Trento, ha sollevato il caso del «tour promozionale del made in Italy anche bellico» della portaerei Cavour.

Per Rete Disarmo «l’iniziativa della Marina Militare è inaccettabile in quanto mescola una serie di attività che per loro natura hanno finalità e caratteristiche differenti e che riteniamo sia importante continuare a tenere separate». Nella lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si legge che «promuovere la vendita di sistemi militari o sostenere iniziative di tipo commerciale abbinandole ad operazioni umanitarie non sia un compito che il nostro ordinamento attribuisce al Ministero della Difesa o alle Forze Amate».

Giorgio Beretta, di Rete Disarmo e Unimondo, è stato il primo a «stanare» in rete la presenza sulla Cavour del deputato trentino Mauro Ottobre. «Che ci faceva sulla Cavour - chiede Beretta. Era in missione? Se sì, decisa da chi? È ancora sulla Cavour? Qual’è il suo compito?». Ottobre risponde su Facebook: «Ho accompagnato aziende che lì stanno lavorando e ho tenuto rapporti diplomatici per gli imprenditori con l’Ice».

Massimiliano Pilati del Movimento Nonviolento di Trento non è soddisfatto: è questo, si chiede, il compito che spetta a un parlamentare in Commissione difesa? E da quando le aziende trentine impiegano privatamente i parlamentari della Repubblica per rappresentarle nei «rapporti diplomatici»?

 

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On. Ottobre sulla Cavour

AFFARI ESTERI A Jeddah per la missione promozionale della Cavour e per sostenere la ricerca di commesse di imprese trentine

Mauro Ottobre in Arabia Saudita sulla portaerei

FRANCESCO TERRERI

Armi Redditizie  “L’investimento in tecnologie militari rende il triplo” (Mauro Ottobre)

Quattro giorni in Arabia Saudita ad accogliere la portaerei Cavour, impegnata in un discusso tour promozionale per il «sistema Italia», e a promuovere affari per le imprese trentine. Mauro Ottobre, deputato del Patt nel gruppo misto-Svp, è sbarcato la settimana scorsa in Medio Oriente ed è stato tra i protagonisti degli incontri e delle visite sulla portaerei nel porto saudita di Jeddah. La cosa non è passata inosservata tra quelle associazioni, come Rete Disarmo e Unimondo, che seguono criticamente il tour internazionale sostenendo che punta soprattutto a vendere armi.

L'annuncio della presenza di Ottobre è stato dato da un comunicato della Marina militare, che il deputato ha diligentemente postato sul suo profilo Facebook. A Jeddah c'è stata la prima passerella internazionale della campagna navale «Il Sistema paese in movimento», varata a metà novembre dal ministro della difesa  Mario Mauro  come tour promozionale degli interventi umanitari e del prodotto italiano, tra cui però sono in bella vista aerei ed elicotteri militari.

«La presenza a Jeddah del 30° Gruppo navale - scrive la Marina - ha suggellato i rapporti tra Italia ed Arabia Saudita in occasione della celebrazione dell'80° anniversario di attività diplomatiche tra i due Paesi. L'ambasciatore  Mario Boffo, accompagnato dall'onorevole  Mauro Ottobre  della Commissione permanente difesa, dal Console generale  Simone Petroni e dall'addetto italiano per la difesa colonnello dell'Aeronautica  Tommaso Collorafi, hanno inaugurato le attività a bordo».

Onorevole Ottobre, cosa ci faceva a Jeddah? «Sono partito domenica 17 e tornato mercoledì 20, nei giorni in cui è arrivata la portaerei Cavour - spiega - Viaggio come parlamentare della Commissione difesa. Ho accompagnato, insieme all'Ice (Istituto commercio estero  ndr ), aziende trentine in Arabia Saudita in incontri diplomatici». Quali imprese? «Aziende impegnate nel fotovoltaico, a cui i sauditi sono molto interessati perché mentre esportano il petrolio vogliono essere autonomi per la produzione di energia locale. Poi c'erano ditte di serramenti e di ceramica, che hanno trovato grossi contratti, anche per componenti di lusso, per un villaggio in costruzione fuori Jeddah».

Queste aziende trentine non fanno però parte dei partecipanti al tour della portaerei, tra cui ci sono Eni, Finmeccanica, Fincantieri, Selex Es, Pirelli, Piaggio Aero, FederLegnoarredo. Non c'è dubbio però che a bordo si promuovano anche armamenti come caccia ed elicotteri. «Questo programma non prevede di vendere armi - afferma Ottobre - Finmeccanica e aziende collegate tengono a bordo conferenze per presentare la tecnologia italiana. A Jeddah è venuta in visita la delegazione di una nave militare cinese (la fregata Hengshui  ndr ). Ma ho visitato anche l'ospedale e l'attrezzatura per aiuti umanitari. In ogni caso l'investimento in tecnologie militari rende il triplo tra ricerca, manodopera occupata, cantieri».

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