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Alle Nazioni Unite il 21 settembre

L'Italia ratifica la Convenzione sulle Munizioni Cluster

Fonte: Campagna Italiana contro le Mine

L’Italia ha concluso il suo iter di ratifica della Convenzione sulle Munizioni Cluster (CCM) il 21 settembre – Giornata Internazionale per la Pace indetta dalle Nazioni Unite – divenendo il 65 State Parte del Trattato Internazionale. L’Italia è anche il 4 paese che nelle ultime due settimane ha aderito alla Convenzione.

Il diret Campagna Mine tore della Campagna Italiana contro le mine Giuseppe Schiavello ha dichiarato: “è una grande notizia che l’Italia si sia unita alla crescente lista dei paesi impegnati a contrastare i danni provocati da queste armi. Questo dimostra che anche i grandi produttori ed i detentori di scorte di munizioni cluster ora sono favorevoli ad adottare i principi umanitari che guidano questo trattato, ed a lavorare insieme per un mondo più sicuro.” conclude Schiavello.

L’Italia possiede scorte di munizioni cluster ed in passato è stata un paese produttore. Non si sa se l’Italia abbia esportato munizioni cluster, ma ora è legalmente obbligatorio interrompere ogni uso, produzione e commercio, e distruggere le scorte “nel più breve tempo possibile” e non oltre gli otto anni successivi all’adesione al trattato.
L’Italia inoltre è obbligata dalla Convenzione a non assistere nessuno Stato, compresi i suoi alleati della NATO, prendendo parte ad azioni proibite dal Trattato. Attualmente 16 dei 28 paesi NATO sono Stati Parte della Convenzione sulle Munizioni Cluster. Le bombe cluster non dovrebbero più venire usate nel corso di operazioni NATO” commenta Amy Little, Campaign Manager per la CMC. “ Speriamo che i restanti paesi NATO aderiscano presto alla Convenzione, e rispettino gli standard umanitari protetti dal trattato” conclude la dottoressa Little.

Prima della ratifica l’Italia ha approvato una legge per implementare i provvedimenti contenuti nella Convenzione. La legge n°95/2011 contiene sanzioni penali e multe per le violazioni alle proibizioni della Convenzione. La legge include il bando ai “finanziamenti alla produzione, uso, riparazioni, promozione, vendita, distribuzione, importazione, esportazione, immagazzinamento, o trasporto di mine antipersona, bombe a grappolo e sub munizioni”.
L’Italia ha partecipato sin dall’inizio al Processo di Oslo che ha portato alla Convenzione. La sua posizione si è evoluta significativamente dal 2006 al 2008 ed ha firmato la Convenzione sulle Munizioni Cluster ad Oslo il 3 dicembre 2008.Italy ratification


I rappresentanti italiani hanno partecipato anche al Secondo Meeting degli Stati Parte alla Convenzione sulle Munizioni Cluster, che si è svolto a Beirut all’inzio del mese, dove hanno annunciato la notizia di essere pronti a completare il procedimento di ratifica.
La Convenzione del 2008 mette al bando in maniera globale l’uso, la produzione, l’immagazzinamento ed il trasferimento delle munizioni cluster, prevede severe scadenze per la bonifica delle aree contaminate e la distruzione delle scorte delle armi, ed include provvedimenti innovativi a favore dell’assistenza alle vittime e per le comunità affette. Un totale di 111 paesi hanno aderito al Trattato, che è entrato in vigore come legge obbligatoria internazionale il 1 agosto 2010.

L’Italia diventerà ufficialmente Stato Parte il 1 marzo 2012 dopo il periodo d’attesa previsto dal Trattato.

Note: Notizia originale all'indirizzp http://www.stopclustermunitions.org/news/?id=3444 - traduzione a cura della Campagna Italiana contro le mine (www.campagnamine.org)

Nella foto il sottosegretario Vincenzo Scotti deposita la ratifica ufficiale del Trattato alle Nazioni Unite
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