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"Il disarmo è giusto e conviene". La ricetta di Science for Peace

L'oncologo Veronesi presenta il secondo summit mondiale dell'associazione con una proposta economica scaturita da uno studio della Bocconi: il taglio del 5% delle spese militari nella Ue permetterebbe un risparmio di 4 miliardi reinvestibili in occupazione, ricerca e istruzione
22 ottobre 2010
Fonte: Repubblica.it - 22 ottobre 2010

La matematica della pace fornisce una ricetta per rilanciare istruzione e ricerca, far raddoppiare i posti di lavoro e incentivare lo sviluppo economico. Il mantra della mancanza dei fondi può essere contraddetto con una proposta: tagliare, anche solo del 5%, le spese militari. Lo assicura, dati alla mano, il comitato di Science for Peace, voluto dall'oncologo Umberto Veronesi per promuovere la pace e il disarmo nel mondo.
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La stima "emerge da uno studio commissionato all'Università Bocconi - spiega lo stesso Veronesi, oggi a Milano per presentare la seconda conferenza mondiale di Science for Peace - da cui si rileva che il Pil europeo, in caso di riduzione degli investimenti militari, diminuirebbe globalmente solo dello 0,027% e che le entrate fiscali non subirebbero una flessione significativa". Tagliare le spese militari del 5%, spiega lo studio Bocconi, permetterebbe di risparmiare più di 4 miliardi di euro da parte dei 27 Paesi Ue (245,8 milioni solo per l'Italia). Più in generale, aggiunge Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Italiana per il Disarmo, "gli studi dimostrano che la spesa militare è uno svantaggio": se gli stessi fondi fossero impiegati per l'istruzione, o comunque sulle urgenze sociali, "ci sarebbe una crescita dei posti di lavoro e dello sviluppo economico. Quindi disarmo e pace non sono solo 'giusti' per chi ci crede, ma sono anche convenienti: in 10 anni le spese militari mondiali sono cresciute del 50%, da mille miliardi a 1.500 miliardi, e l'industria bellica ha avuto una flessione dei posti di lavoro". Investiti nella società, invece, gli stessi soldi permetterebbero "un raddoppio dei posti di lavoro - conclude l'esperto - e la crescita di 1,5 volte per sviluppo economico in generale".

Il summit mondiale di Science for Peace si terrà a Milano il 18 e 19 novembre, con una promessa di Veronesi: "Reclutare le donne e i bambini per fondare insieme loro un grande esercito della pace". L'ex ministro della Sanità ha anticipato alcuni contenuti di un suo libro-intervista che sarà lanciato in occasione della Conferenza. Fulcro dell'opera un concetto semplice: "Fare la guerra va contro il nostro Dna". A chi sostiene che il "germe" dell'aggressività è innato nell'essere umano, Veronesi risponde con la teoria dell'uomo buono: non siamo geneticamente programmati per combattere l'uno contro l'altro, anzi "il nostro Dna ci trasmette proprio il contrario. Da un lato ci obbliga a conservare noi stessi, dall'altro a perpetuare la nostra specie. Ma per farlo bisogna rimanere vivi - dice il senatore Pd - Non possiamo rischiare di interrompere la continuità del ciclo della vita". Dunque, "siamo nati per essere pacifisti".

Seminare la cultura della pace, insegnando all'uomo a riscoprire e a valorizzare l'essenza più profonda della sua natura, è dunque la missione di Science for pace. Un'impresa da realizzare puntando sulle donne, "da sempre nemiche della guerra", e sui giovanissimi che, anche con la passione per le nuove tecnologie, esprimono un "bisogno istintivo di pace". Secondo Veronesi, "la guerra è l'attività umana più irrazionale che esista", è figlia delle peggiori passioni e "non risolve nulla". Invece di costruire distrugge, e le donne lo sanno fin dall'alba dei tempi. "Le donne odiano la guerra, l'hanno sempre odiata - dice lo scienziato - La guerra porta via loro i mariti, i figli, le case. Storicamente le donne sono per la pace. E siccome stanno guadagnando sempre più spazio nella società e nella gestione della cosa pubblica, inevitabilmente saranno le nostre naturali alleate".

I giovani sono "un'altra grande forza di pace - assicura Veronesi - Ho tanti figli e tanti nipoti, quindi assisto di persona al bisogno che le nuove generazioni hanno di comunicare in tutto il mondo. Per esempio attraverso Internet, che è un grande strumento di pace". Allargare l'esercito dei 'soldati della pace' è l'obiettivo della seconda Conferenza mondiale di Science for peace. Per l'occasione, l'Aula Magna dell'università Bocconi di Milano accoglierà ospiti nazionali e internazionali. Nella prima giornata sono attesi fra gli altri anche il ministro degli Affari esteri Franco Frattini, il premio Nobel 1997 per la fisica Claude Cohen-Tannoudji, e il commissario straordinario della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca. Nella seconda giornata interverranno anche il vicepresidente del Senato Emma Bonino, e il Nobel per la pace 2003 Shirin Ebadi. E' prevista inoltre una sessione dedicata al 'Dialogo interreligioso' alla presenza di monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere dell'Accademia Pontificia delle scienze.

Note: Articolo al link http://www.repubblica.it/solidarieta/volontariato/2010/10/22/news/disarmo_veronesi-8337209/?ref=HREC1-8
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