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Entro l'estate sarà firmata la terza tranche Eurofighter

Fonte: Il Sole 24 ore - 18 giugno 2009

Nonostante le restrizioni dei budget della difesa, il mercato dei caccia è in pieno fermento. Gli esperti del settore indicano il 2010 come l'anno dei velivoli militari da combattimento: entro il prossimo anno si attende una decisione da parte sia della Svizzera sia del Giappone mentre in India dovrebbero essere avviati i test in volo per i sei concorrenti che partecipano alla gara per aggiudicarsi una commessa da 10 miliardi di euro.
A giocarsi la partita da miliardi di euro sono in corsa i tre programmi europei (Eurofighter, Rafale, Gripen) e tre in Usa (F-15, F-16, F-18). Iniziata anche la produzione di serie del programma F-35 Joint Strike Fighter che andrà a sostituire diversi velivoli attualmente in servizio. A dividersi il mercato ci sono anche i Russi con il Sukhoi 35 e i Mig venduti prevalentemente a Cina, India, Venezuela e Malesia.

A dare una spinta al settore dei caccia da combattimento è stata la stessa amministrazione americana che nell'ultimo budget della difesa ha previsto per i prossimi 28 anni l'acquisto di oltre 2.400 F-35 prodotti dalla Lockheed Martin definito il "caccia di massa", lasciando a terra l'F-22 della Boeing l'aereo da combattimento strategico che per motivi di sicurezza è dedicato unicamente al mercato americano. Il primo effetto della fine della produzione dell'F-22, di cui gli Usa sono gli unici ad avere 187 esemplari, è l'apertura del mercato giapponese. Il Giappone non potendo più contare sul caccia americano per il quale aveva espresso il suo interesse, dovrà valutare a chi rivolgersi per l'acquisto di almeno 50 velivoli.

Se negli Usa sta emergendo una progressiva erosione delle capacità di leadership di Boeing a favore della Lockheed Martin, in Europa la presenza di players nazionali favorisce la collaborazione su programmi industriali. Come nel caso di Eurofighter-Typhoon composto dalla franco-tedesca Eads, dall'italiana Alenia Aeronautica (gruppo Finmccanica) e dalla britannica Bae System costituito per rispondere alle esigenze dei rispettivi governi. Finora sono stati consegnati 175 Typhoon a cinque paesi: Italia, Germania, Uk, Spagna oltre all'Austria (15 velivoli) che non fa parte del consorzio. Nei giorni scorsi è entrato nell'elenco dei clienti anche l'Arabia Saudita a cui sono stati consegnati i primi due Eurofighter la scorsa settimana, sui settantadue ordinati. «Entro l'estate firmeremo la terza tranche con i quattro paesi del consorzio con i quali abbiamo già ricevuto il via libera per complessivi 112 velivoli», ha detto Enzo Casolini dallo scorso maggio amministratore delegato di Eurofighter. E anche dall'Italia è attesa la firma, mentre oggi al salone è prevista la visita dei ministri della Difesa, Ignazio La Russa, e dell'Interno Roberto Maroni.
Sui nuovi mercati, Casolini non ha nascosto l'interesse per il velivolo di Turchia, Grecia, Romania, Svizzera, Bulgaria, India con un business potenziale di oltre 350 velivoli e un ammontare complessivo superiore ai 35 miliardi di euro per la fornitura dei velivoli e del supporto logistico iniziale. Sull'impatto della crisi economica, Casolini ha fatto notare che le spese per la difesa sono di lungo periodo «ma che si trasformano in investimenti per gli impatti occupazionali e industriali: soltanto in Europa l'impatto economico sulla bilancia commerciale è stata stimati pari a 60 miliardi di euro».

Note: Articolo originale al link http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/06/eurofighter-terza-tranche.shtml?uuid=e4f8e132-5bd2-11de-be87-6caca1264ef2&DocRulesView=Libero
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