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Obama in Germania: «Bisogna evitare la corsa agli armamenti in Medio Oriente»

Fonte: Il Sole 24ore - 05 giugno 2009

Il presidente americano Barack Obama è in Germania, e ha aperto con un incontro a Dresda con la cancelliera tedesca Angela Merkel la parte europea del suo viaggio, che ha già fatto tappa in Arabia Saudita e in Egitto. Merkel e Obama
Tra le questioni al centro dei colloqui tra Obama e la Merkel c'è soprattutto la ripresa dei negoziati di pace in Medio Oriente, dossier di cui Obama ha discusso ieri al Cairo con il presidente egiziano Hosni Mubarak, e sul quale è tornato durante il suo discorso all'università. Con il cancelliere tedesco, Obama ha discusso anche del dossier nucleare iraniano, sottolineando come gli Stati Uniti siano pronti ad avviare «un dialogo serio» con Teheran, che dovrà essere condotto in collegamento con il cosiddetto 5+1, il gruppo di mediatori costituito dai membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu, più la Germania: «Dobbiamo evitare una corsa agli armamenti in Medio Oriente», ha osservato Obama, nel corso dei colloqui con la Merkel.

A Dresda Obama ha detto che il dialogo con l'Iran non può avvenire «nell'isolamento, ma in un contesto più ampio per evitare la corsa al riarmo». L'«impegno per un serio dialogo e per i negoziati con l'Iran non si può fare nell'isolamento: la Germania è un partner cruciale nel processo», ha detto Obama.
La Germania infatti, ha ribadito, è «stretta amica e alleata cruciale per gli Stati Uniti». «Più in là nell'estate - ha aggiunto il presidente - sarò in Russia per discutere la diminuzione degli arsenali nucleari di Stati Uniti e Russia: per questo dico che il discorso è più ampio».
Per Merkel, «l'Iran è una priorità dell'agenda politica» e la Germania «spera di poter contribuire» in modo concreto allo sviluppo positivo dei negoziati.
Prima di partire per la sua visita al campo di concentramento di Buchenwald, Obama ha dichiarato che il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad «dovrebbe fare una visita al campo. Non sopporto le persone che rinnegano la storia. E l'Olocausto non è una cosa che si può mettere in discussione».

Obama ha annunciato che invierà la prossima settimana nella regione l'inviato speciale Usa per il Medio Oriente, George Mitchell. Ed ha sottolineato che non spetterà solo ad Israele «fare scelte dure». Obama ha detto che i palestinesi dovranno fare la loro parte non solo rinunciando alla violenza ma anche creando strutture efficienti, combattendo la corruzione e l'inefficienza. Ma un ruolo lo giocheranno anche i Paesi arabi, che dovranno a loro volta «fare scelte difficili».

Nella conferenza stampa Obama ha fatto anche un accenno al settore automobilistico: nel colloquio «molto produttivo» fra i due leader, ha detto Obama, si è parlato anche della crisi economica «riaffermando la necessità di non accettare il protezionismo»; bisogna «garantirci che manterremo aperte le frontiere». Allo stesso tempo Obama, senza fare nomi, ha aggiunto di essere «felice di vedere la risoluzione della situazione qui in Germania» del settore automobilistico. «Non è facile aiutare la ristrutturazione del settore - ha aggiunto - ma spero che vedremo stabilizzarsi e tornare forti» le industrie interessate.

Il programma della visita in Germania. Domani a Parigi. Una visita nel pomeriggio al campo di concentramento nazista di Buchenwald, accompagnato dalla Merkel e dal premio Nobel Elie Wiesel (un superstite del campo di sterminio), è l'evento principale della giornata dell'inquilino della Casa Bianca. Una visita che per Obama ha riflessi familiari: il suo pro-zio Charlie Payne, soldato in Europa con le forze Usa, fu tra i liberatori di uno dei campi di concentramento periferici di Buchenwald. Dopo la visita al campo, dove furono uccise 56 mila persone, Obama si recherà nell'ospedale militare di Landstuhl (sempre in Germania) per incontrare soldati americani feriti in Iraq e in Afghanistan.
In serata Obama si trasferirà a Parigi per l'ultima tappa del suo viaggio, che vedrà domani le celebrazioni del 65/mo anniversario dello sbarco in Normandia. A Parigi il presidente Usa sarà raggiunto dalla moglie Michelle e dalle due figlie, per alcune ore di turismo privato prima del rientro domenica a Washington. Michelle si tratterrà invece in Francia almeno fino a lunedì.

Note: Articolo al link http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/06/obama-germania-medio-oreinte.shtml?uuid=03c3b6b2-51c6-11de-b058-2b08ce28b1b8&DocRulesView=Libero
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