Veronesi: ecco le mie ragioni per dire #NOF35
L’acquisto di F35, aereo da combattimento tattico, è totalmente fuori luogo. In primo luogo perché non è pensabile un conflitto nell’area euro mediterranea che richieda il loro impiego. L’utilizzo in aree di conflitto in altre parti del mondo è ugualmente improponibile perché nei conflitti locali è necessaria una “forza di peace-keeping” e non una forza arma di attacco.
La seconda ragione è che l’Europa sta progressivamente disarmandosi. Germania, Austria e Irlanda hanno ormai delle micro-forze armate e questo fa loro onore, non solo per il messaggio di pace ma anche perché le risorse sono deviate verso più impegnativi programmi.
La terza ragione è scritta nella nostra Costituzione: ( l’Italia “ripudia la guerra” ) e l’acquisto di apparecchi destinati per definizione ad azione di guerra (non di difesa , ma di attacco) è anticostituzionale.
La quarta ragione è di buon senso. In un momento di difficoltà non è facile convincere la popolazione in sofferenza che è meglio investire in armamenti sofisticati (ed inutili) piuttosto che in opere di necessità sociale. Un singolo F35 costa 130-150 milioni di Euro (in rapporto anche alla tecnica di decollo), oltre alla costosissima manutenzione. Con questa spesa si possono aprire 300 asili-nido o finanziare buona parte della ricerca sul cancro in Italia, o ancora risanare zone a rischio di frane o finanziare la cultura e l’arte.
La quinta ragione è la più semplice ed ovvia. Noi amiamo la pace tra i popoli. Siamo quindi contrari al messaggio di Obama (Nobel Prize per la Pace) che, quando è venuto in Europa, ha chiesto a tutti i paesi europei di riarmarsi, influenzato dagli episodi successi in Crimea. Purtroppo i grandi progetti di riarmo collettivo sono premonitori di dolorosi eventi bellici.