Un "bellissimo" F-35 oppure...

Una serie di video promossi dalla campagna “Taglia le ali alle armi” rendono visibile, con una dose di ironia, le contraddizioni e i problemi connessi alla scelta di investire miliardi di euro per l’acquisto dei cacciabombardieri F-35

Non possiamo star fermi mentre il programma dei caccia F-35 continua indisturbato...

E' per questo che ha preso il via una nuova iniziativa di comunicazione della Campagna “Taglia le ali alle armi” pensata con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione su questo tema: da non circoscrivere solo ai momenti di voto parlamentare.

Una campagna comunicativa che si è snodata attraverso una serie di “lanci” di video lungo alcuni mesi e che è diventata un successo solo con il rilancio da parte di tutti i sostenitori e simpatizzanti della nostra mobilitazione.

Con trovate spiritose e divertenti si è cercato di sottolineare la preoccupante inutilità dei soldi investiti negli F-35 e rendere visibile la contrarietà degli italiani - ormai diffusa e maggioritaria – nei confronti di questi cacciabombardieri. In ogni scena uno “stratagemma” comunicativo ha fatto cogliere un utilizzo differente, ben più importante e ancora possibile, dell’ingente quantità dei soldi pubblici ad essi dedicati. Il primo dei quattro video è ambientato in una stazione ferroviaria, situazione quotidianamente molto familiare - non sempre in senso positivo - a milioni di pendolari nel nostro paese. Nel secondo video al centro della storia una persona con disabilità e un vigile per segnalare la carenza di fondi di supporto a persone e famiglie con disabilità mentre non si tagliano le spese militari. E, dopo un fuori programma natalizio, il terzo video realizzato con Emergency ha avuto come tema quello della salute (come vera sicurezza). Infine abbiamo affrontato il tema della scuola, centrale per investire in un futuro positivo per le future generazioni (altro che caccia!)

Grazie al supporto di un gruppo di artisti video, che hanno prestato la propria opera gratuitamente, la campagna “Taglia le ali alle armi” ha quindi uno strumento in più nella propria opera di sensibilizzazione e pressione nei confronti del Parlamento.