Provincia di Lucca: non vogliamo gli F-35

Fonte: Provincia di Lucca - 02 giugno 2012

F35 Lucca Di seguito riportiamo testo ufficiale di votazione della mozione approvata dal Consiglio Provinciale di Lucca con oggetto "ADESIONE DEL GOVERNO AL PROGRAMMA PLURIENNALE PER L’ACQUISIZIONE DEL SISTEMA D’ARMA JOINT STRIKE FIGHTER (JSF) E LA RIDEFINIZIONE DEL MODELLO DI DIFESA DEL NOSTRO PAESE".

 

DEL. N. 64 MOZIONE PRESENTATA DAI PRESIDENTI DEI GRUPPI CONSILIARI PD, SEL, FEDERAZIONE DELLA SINISTRA, IDV E LISTA CITTADINI PER BACCELLI AVENTE AD OGGETTO L’ADESIONE DEL GOVERNO AL PROGRAMMA PLURIENNALE PER L’ACQUISIZIONE DEL SISTEMA D’ARMA JOINT STRIKE FIGHTER (JSF) E LA RIDEFINIZIONE DEL MODELLO DI DIFESA DEL NOSTRO PAESE

Situazione dopo la del. n. 63 durante la discussione e prima della votazione, escono: Lazzareschi e Lucchetti (presenti 16) –

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

Considerato che

  • L’art. 11 della Costituzione italiana afferma “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”

  • Le associazioni che si occupano di educazione alla pace e solidarietà internazionale del territorio della provincia di Lucca hanno formalmente richiesto l’impegno del consiglio provinciale su questo tema

    Premesso che

    • Con l’approvazione della legge di stabilità L. 13 del 13 dicembre 2010, n. 220, sono stati stanziati 472 milioni di euro per la fase di sviluppo e progettazione del caccia- bombardiere F35/JSF e 800 milioni per la costruzione dell’impianto a Cameri (NO) in cui gli F35 saranno assemblati con un contratto di 185 milioni già firmato per il primo lotto;

    • Il Joint Strike Figter (JSF) è un aereo da combattimento monomotore, monoposto, in grado di operare alla velocità del suono, ma con velocità di crociera subsonica. E’ ottimizzato per il ruolo aria-terra, quindi, per l’attacco ed ha due stive interne per le bombe che possono essere anche di tipo nucleare. E’ un velivolo a bassa rilevabilità da parte dei sistemi radar e di altri sensori;

    • Il costo medio per singolo esemplare è stimato intorno ai 170 milioni di dollari, senza propulsori;

    • L’Italia dopo aver ipotizzato di impegnarsi all’acquisto di 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighter al costo totale – solo per l’aereo senza armamenti – di oltre 12 miliardi di euro seguendo le ultime stime, nel periodo 2009-2026, ed alla realizzazione a Cameri (Novara) di un centro europeo di manutenzione al costo di 605,5 milioni di euro daconsegnare entro il 2012, ha recentemente deciso di ridurre a 90 il numero di esemplari da acquistare;

  • Le nostre attuali missioni militari all’estero hanno una caratteristica prevalentemente di peacekeeping, dove fondamentale deve essere la figura umana, mentre inutile, oltre che contraria al nostro dettato costituzionale, la presenza di cacciabombardieri;

  • Stiamo già acquistando il caccia Eurofighter EFA più adatto a compiti da intercettore e di difesa da attacchi aerei;

  • In caso di ritiro dalla partecipazione al programma non è prevista alcuna penale;

  • In un momento di grave crisi economica, in cui mancano risorse per gli ammortizzatori sociali, l’occupazione e sono tagliati i finanziamenti pubblici alla scuola, all’università e alle politiche sociali, destinare oltre 12 miliardi di euro alla costruzione di 90 cacciabombardieri è una scelta sbagliata e incompatibile con la situazione sociale del paese;

  • Il modello di difesa del nostro paese richiede un diverso approccio rispetto all’arricchimento di armamenti a carattere offensivo, richiede invece l’intensificazione di strumenti quali servizio civile di difesa, interposizione di corpi di pace, corpi di difesa non armata e non violenta.

    Verificato

    Come l’assioma “più armi = più lavoro” sia stato smentito da studi e analisi di settore che prevedono una riduzione dei livelli occupazionali a fronte altresì di un aumento imponente dei costi e dei fatturati relativi alla produzione di armi

    Chiede al Governo Italiano

    di rivedere la scelta di aderire al programma pluriennale relativo all’acquisizione del sistema d’arma Joint Strike Fighter (JSF) e dell’associata linea di assemblaggio;

    di procedere in tempi rapidi ad una attenta ridefinizione del modello di difesa che sia rispondente al nostro dettato costituzionale e alla vocazione del nostro Paese all’integrazione europea e al ruolo di peacekeeping delle Forze Armate.

    Dà mandato

    Al Presidente del Consiglio Provinciale di trasmettere la presente mozione al Presidente del Consiglio e ai Presidenti di Camera e Senato.

    Mozione presentata e discussa nella seduta consiliare del 24/05/2012 e votata nel seguente modo:

Consiglieri Presenti Favorevoli
Astenuti
Contrari

16
13
=3 (Brunini, Pioli, Giannotti) ==