L’Assemblea Legislativa dell'Emilia Romagna: No all’acquisto degli F35

Una risoluzione approvata chiede di usare soldi per crescita e sviluppo
Fonte: ANSA - 08 maggio 2012

L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna dice no all'acquisto di 90 cacciabombardieri F35 da parte del governo, ''perché in tempo di crisi le risorse destinate a questa spesa militare, pari a 10 miliardi di euro solo per il costo di acquisto, dovrebbero essere investite invece nella crescita e nello sviluppo del Paese”. Lo sostiene una risoluzione, primo firmatario il consigliere Roberto Sconciaforni (Fds), sottoscritta dalla collega Monica Donini, dai due consiglieri del gruppo Sel-Verdi, Gian Guido Naldi e Gabriella Meo, e dalla consigliera dell'Italia dei Valori, Liana Barbati, votata nel pomeriggio a larga maggioranza dall'Assemblea legislativa. A favore si sono espressi Pd, Sel-Verdi, Fds, Pdl, Lega e Udc. Ad astenersi solo il gruppo dell'Italia dei Valori, a causa di sei emendamenti sul testo base proposti dal consigliere Pd, Luciano Vecchi, e approvati dalla maggioranza, su cui Barbati ha invece espresso un giudizio negativo. Il gruppo del Movimento 5Stelle ha invece annunciato di non partecipare al voto, pur condividendo la richiesta della risoluzione, per coerenza con la decisione di ''non votare tutte le questioni che non sono di diretta competenza amministrativa dell'Assemblea, specialmente di fronte all'enorme quantità di risoluzioni in attesa di un voto anche da un anno”, come ha dichiarato Giovanni Favia, attirandosi le critiche di tutte le altre forze presenti in Aula. NO F35 cerchio

“È un enorme costo per la pubblica amministrazione: l'Italia ha tanti generali quasi quanti deputati, 600, e ben 69 sono generali di corpo d'armata, quanti ne servono a un esercito da tre milioni di soldati, che però non abbiamo”. Attacca così in Assemblea legislativa a Bologna la consigliera regionale verde Gabriella Meo, firmataria con Fds, Sel e Idv di una risoluzione che chiede a Governo e Parlamento di ''non procedere all'acquisto di cacciabombardieri  F35, destinando i relativi fondi al rilancio ed allo sviluppo”, tanto necessari in tempo di crisi.  La risoluzione è stata poi approvata, ma con un po’ di scaramuccia in Aula per alcuni emendamenti del Pd passati senza avvisare i dipietristi, che alla fine si sono astenuti. I “grillini” non hanno partecipato al voto, mentre Pdl e Lega hanno votato a favore. Così è passata la richiesta di non acquistare i cacciabombardieri per destinare quei fondi agli investimenti per la crescita.

L'assemblea legislativa dice no ai caccia F35

Sconciaforni presentando la risoluzione ha sottolineato l'esigenza che "davanti a una spesa sociale fin troppo tartassata si tagli la spesa militare", mentre invece al momento si preferiscono "tagli devastanti agli enti locali che mettono a rischio la tenuta sociale del Paese". Vecchi (Pd) ha invece insistito sulla necessità di "accelerare la revisione dei meccanismi di difesa".

A favore della risoluzione si sono espressi anche i consiglieri Manes Bernardini (Ln), Marco Lombardi (Pdl), Gian Guido Naldi (Sel-Verdi), Stefano Bonaccini (Pd) e Alberto Vecchi (Pdl).