La città di Cuneo approva mozione contro i caccia F-35

Fonte: Comune di Cuneo - 17 febbraio 2012

Stop F-35 Il comune di Cuneo, con una votazione del suo Consiglio, ha approvato una mozione contro i caccai F-35 come richiesto dalla Campagna "Taglia le ali alle armi". Contestualmente il sindaco Valmaggia ha inviato a tutti i sindaci della provincia una lettera (qui sotto riportata) per stimolare prese di posizione simili.

 

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Cari Colleghi,
 
Vi invio copia dell’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Comunale di Cuneo nella seduta del 23 gennaio sull’acquisto da parte del Governo Italiano degli aerei militari F-35 il cui costo unitario supera i 100 milioni di Euro.
 
In questo tempo di gravi difficoltà economiche ben conosciute da chi è responsabile di ente locale, in questi giorni in cui si apprende dagli organi di stampa della possibile riduzione nell’acquisto di questi aerei, dai 133 previsti inizialmente ai 91 attuali, ritengo molto importante un indirizzo chiaro che viene dalle assemblee elettive delle nostre comunità.
 
Vi invito pertanto a portare in discussione e approvazione nei Vostri Consigli Comunali tale testo e a comunicare l’esito alla mia Segreteria (segreteria.sindaco@comune.cuneo.it).
 
RingraziandoVi Vi saluto cordialmente.
 
 
                                                                                                           f.to       - Alberto Valmaggia -
 
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                                                                                N. 2 registro deliberazione
 
                                       COMUNE  DI  CUNEO
 
Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale
SEDUTA DEL 23 Gennaio 2012
 
OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE COMUNALE ELIA ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) IN MERITO A: “NO ALL’ACQUISTO DI 131 CACCIA BOMBARDIERI D’ATTACCO F-35” -
 
L’anno Duemiladodici addì Ventitre del mese di Gennaio alle ore 18:00 nella sala delle adunanze consiliari, a seguito di avvisi notificati a norma di legge si è riunito, in sessione straordinaria ed in seduta pubblica di prima convocazione, il Consiglio Comunale composto dai Signori:
 

 
VALMAGGIA ALBERTO
TASSONE GIUSEPPE
ARNEODO GIANCARLO
BARBERO GIOVANNI BATTISTA
BERGESE RICCARDO
BERTONE MARCO
BONGIOVANNI SERGIO
CAVALLO ROBERTO
CERUTTI GIOVANNI
CRAVERO RICCARDO
DELFINO EZIO
DEMICHELIS GIANFRANCO
DI STEFANO FABIO
ELIA ANTONIO
ENRICI SILVANO
FALCO SILVIO
FINO UMBERTO
ISAIA GIANCARLO
LAUGERO CHIAFFREDO
LAURIA GIUSEPPE
LAVAGNA ALESSANDRO
LINGUA GRAZIANO
MALVOLTI PIERCARLO
MANTI FILIPPO
MARCHISIO LORIS   (assente)
MARTINI MATTEO
MASSA IMELDA
MAZZUCCHI LUIGI   (ass. giustificato)
MEINERO LILIANA
NOTO CARMELO
PANERO FABIO
PAROLA CARLO ALBERTO   (assente)
PELLEGRINO LUCA
PELLEGRINO VINCENZO
ROMANO ANNA MARIA
ROSEO GABRIELLA
ROSSO EMILIANO PAOLO
SACCHETTO CLAUDIO   (assente)
STRERI NELLO STEFANO
TECCO GIUSEPPE   (assente)
TERZANO MAURIZIO

 
 
Sono presenti gli Assessori Signori:
BOSELLI GIANCARLO, AMBROSINO ERIO, BORELLO ELISA, FANTINO VALTER, GIRAUDO DOMENICO, LERDA GUIDO, MANASSERO PATRIZIA, SPEDALE ALESSANDRO.
 
Assiste il Segretario Generale  PANDIANI PIETRO.
Riconosciuto legale il numero degli intervenuti, il Presidente del Consiglio Dr. TASSONE GIUSEPPE dispone la trattazione dell’argomento in oggetto indicato iscritto all’ordine del giorno.

 
“IL CONSIGLIO COMUNALE
 
 
PREMESSO CHE
-        il Governo italiano nel 2002, per mano del generale Giampaolo Di Paola, attuale ministro della difesa, aveva firmato il programma militare “Joint Strike Fighter F-35” guidato dagli Stati Uniti in compartecipazione con altri 8 Paesi per la progettazione, lo sviluppo, la produzione e l’acquisto di 131 caccia bombardieri d’attacco, programmando, per il periodo 2012-2023, la spesa di circa 20 miliardi di euro (15 per il solo acquisto e altri 5 in parte, già spesi, per lo sviluppo e le strutture di assemblaggio), per una spesa annua media di 1,5 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, oltre alle spese di manutenzione degli aerei acquistati che, presumibilmente, porteranno al raddoppio della spesa totale;
-        il costo dei veivoli da acquistare a partire dal 2012 tenderà ad aumentare nel tempo e che già si parla di consistenti aumenti del prezzo unitario, fino al raddoppio dello stesso, in considerazione delle modifiche necessarie per far fronte ai difetti (oltre 700)  della progettazione iniziale;
-        le emergenze evidenziate al punto precedente (difetti di progettazione e scarsa affidabilità tecnica, costi di produzione eccessivi) hanno indotto numerosi Paesi (GB, Norvegia, Canada, Australia e Turchia) a mettere in discussione la loro partecipazione al programma, mentre l’Olanda sta seriamente riflettendo sull’ipotesi di disimpegno e gli stessi USA hanno deciso un cospicuo ridimensionamento delle proprie previsioni iniziali d’acquisto di 2.433 aerei;
 
 
CONSIDERATO CHE
-        la spesa militare pro capite in Italia (spesa militare/popolazione) ammonta a 478 dollari, mentre è pari a 411 dollari in Germania e 332 in Giappone;
-        le dimensioni quantitative delle forse armate italiane, pari a 178.600 unità, superano quella di Gran Bretagna (177.000), Germania (152.000), Spagna (135.000) ed eccedono per disponibilità di generali (511), colonnelli (2.600), ufficiali (quasi 23.000) e che, pertanto, il bilancio della difesa è destinato per oltre 2/3 agli stipendi (il 50% è ritenuto normale);
-        molti analisti considerano l’organico delle nostre forze armate eccessivo, non giustificabile dal nostro impegno di missioni all’estero né funzionale a una visione più dinamica, e integrata, di un moderno ed efficiente sistema di difesa;
 
 
CONSIDERATO, INOLTRE, CHE
-        con i 15 miliardi che si risparmierebbero cancellando l'acquisto degli F-35 si potrebbero, ad esempio, costruire duemila nuovi asili nido pubblici, mettere in sicurezza le oltre diecimila scuole pubbliche che non rispettano la legge 626 e le normative antincendio, garantire un'indennità di disoccupazione di 700 euro per sei mesi ai lavoratori parasubordinati che perdono il posto di lavoro, garantendo oltre 100.000 posti di lavoro;
-        l’acquisto dei caccia F-35 avrà una ricaduta occupazionale diretta di soli 200 addetti per l’assemblaggio degli aerei e di circa un migliaio nell’indotto;
-        a differenza di quanto sostenuto dal ministro della difesa, la fuoriuscita dal programma “Joint Strike Fighter F-35” non comporterebbe il pagamento di penali per un valore maggiore dell’investimento complessivo bensì, alla luce del "Memorandum of Understanding", il documento che sancisce l'accordo tra paesi compartecipanti, firmato dall'Italia nel 2007, qualsiasi Stato partecipante può ritirarsi dall'accordo con un preavviso scritto di 90 giorni senza obbligo di pagare penali, ma sopportando una spesa di compartecipazione ai costi da sostenere per la chiusura della linea produttiva dei veivoli che per l’Italia ammonterebbe a 904 milioni di euro;
PRESO ATTO CHE
-        i problemi della finanza pubblica, vieppiù aggravati dalla persistenza di un debito pubblico di dimensioni insostenibili, hanno richiesto e continuano a richiedere stressanti interventi di ridimensionamento della spesa pubblica e di incremento della pressione tributaria;
-        gli interventi di finanza pubblica sulla spesa hanno inciso e continuano a incidere, prevalentemente, sui trasferimenti agli enti locali e su alcuni servizi pubblici di preminente interesse sociale (scuola, sanità, assistenza, pensioni);
-        nei prossimi dieci anni sono previsti programmi di spesa nel settore della difesa per oltre 50 miliardi di euro per l’acquisto di nuovi armamenti.
 
CHIEDE
 
al Parlamento e al Governo di:
·        ridurre significativamente i programmi di spesa del settore difesa e, in particolare, di rinunciare all’acquisto dei 131 aerei F-35 in quanto non funzionali alle esigenze di un’organizzazione militare integrata a livello europeo;
·        favorire il processo di integrazione europea nel settore della difesa ridimensionando  il numero degli addetti secondo le esigenze di una struttura europea integrata e riorganizzando la catena di comando secondo criteri più funzionali e moderni;
·        destinare i risparmi conseguenti alle scelte di cui ai punti precedenti a investimenti nel campo sociale, culturale e produttivo al fine di favorire il contrasto della crisi economica in atto e predisporre le condizioni di un rilancio dell’economia e della società.
 
INVITA
 
il Sindaco a inviare il presente o.d.g. ai Presidenti del Senato e della Camera dei deputati, alla presidenza del Consiglio, al Ministro della difesa, ai parlamentari del Piemonte.”
 
 
Preso atto dell’ampia discussione svoltasi sull’argomento, quale riportata in calce al presente provvedimento;
 
Preso atto inoltre che durante detta discussione escono dall’aula i Consiglieri Lauria Giuseppe, Malvolti Piercarlo, Martini Matteo, Panero Fabio e Romano Anna Maria, sono pertanto presenti n. 31 componenti;
 
 
Presenti in aula
n.  31
 
Non partecipa alla votazione
n.    1
Pellegrino Vincenzo
Presenti all’apertura della votazione
(espressa con voto elettronico)
n.  30
 
Astenuti
n.    4
Pellegrino Luca (CUNEO PIU’); Bertone Marco e Streri Nello (POPOLO DELLA LIBERTA’); Terzano Maurizio (CUNEO PER CUNEO)
Votanti
n.  26
 
Voti favorevoli
n.  23
 
Voti contrari
n.    3
Cravero Riccardo, Delfino Ezio e Fino Umberto (POPOLO DELLA LIBERTA’)
 
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“….. O M I S S I S ……”

Allegati

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