Approvata mozione al Comune di Pisa contro i caccia JSF

Fonte: Pisa Notizie - 14 gennaio 2012

Nel Consiglio comunale del 12 gennaio 2012 SEL ha proposto la mozione “Appello al Governo perché sia bloccato il programma per la produzione e l’acquisto dei 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighter e le risorse recuperate siano utilizzate per il welfare municipale, le politiche per gli ammortizzatori sociali, il rilancio dell’economia e il sostegno all’occupazione giovanile”. Dapprima sottoscritta da RC e PD, la mozione è stata approvata dal Consiglio comunale con 22 voti favorevoli: SEL, RC, IdV, PD, Lista civica e 3 Consiglieri PdL.

La mozione, oltre a fare appello al governo per un passo indietro sull’acquisto dei cacciabombardieri, prova a creare una rete di Comuni contrari al programma JSF e sostenitori di una campagna perché i soldi risparmiati vadano a vantaggio del welfare municipale.

Qui la mozione scaricabile



Pisa Notizie Manifestazione NO F35  14/01/12: Il Consiglio Comunale dice no all’acquisto dei caccia. Show “militarista” del consigliere del Pdl Maffi

Approvata nell’ultima seduta una mozione presentata dal consigliere di Sel, Scaramuzzino, in cui si chiede al Governo di acquistare i 131 Joint Strike Fighter per una spesa di oltre 16 miliardi di euro. Nel corso della discussione parole pesanti dell’esponente del Pdl che inneggia alla produzione di armi: “Non vorrei dire che sono un guerrafondaio ma a me i militari, le armi piacciono. Anche perché se no si vivrebbe in un’anarchia. Chi lo difenderebbe il nostro paese se venissimo attaccati da altri Stati?”.

No all’acquisto di 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighter per un importo superiore ai 16 miliardi di euro da parte del Governo italiano. E’ questa la campagna da settimane che partiti, movimenti e associazioni pacifiste stanno conducendo in tutta Italia, l’ottavo Paese al mondo per spese militari con 20.556,9 milioni di euro per il 2010, e un incremento nel 2011 dell’8,4%.

E contro questa decisione, nell’ultima seduta del Consiglio comunale a Pisa, è stata presentata una mozione urgente avente come primo firmatario il capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà, Carlo Scaramuzzino e sottoscritta anche da Rifondazione Comunista e dal Partito Democratico.

“In un periodo di crisi – spiega Scaramuzzino nel presentare la mozione – in cui si mira al contenimento di tutta la spesa pubblica e si discute di riforma delle pensioni, della scuola, della sanità, è doveroso ridurre anche la spesa militare e discutere anche di una possibile riforma delle Forze Armate”.

Nella mozione si invita così il governo “ad assumere iniziative volte a bloccare, in via definitiva, il programma per la produzione e l’acquisto dei 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighter e a valutare la reale possibilità di utilizzare tali risorse per il welfare municipale, le politiche per gli ammortizzatori sociali, il rilancio dell’economia e il sostegno all’occupazione giovanile”.

Inoltre si chiede di “assumere iniziative volte a cancellare i finanziamenti previsti per il 2012 per la produzione dei 4 sommergibili Fremm, dei cacciabombardieri F-35, delle due fregate “Orizzonte” con un risparmio previsto intorno ai 783 milioni di euro”.

E infine “ad assumere iniziativa finalizzare a rivedere gli stanziamenti che interessano la difesa presenti nello stato di previsione del ministero dello sviluppo economico, comparto strategico e fondamentale per il rilancio dell’economia e del paese, valutando la possibilità dell’impiego di tali risorse in ambiti di maggiore urgenza e necessità”.

Alla fine del dibattito la mozione sarà approvata con 22 voti favorevoli, ma è durante la discussione che non passa inosservato l’intervento del consigliere del Pdl, Antonio Maffi, che nella sua dichiarazione di contrarietà alla mozione si lancia in un vera e propria apologia delle spese militari e dell’ideologia bellica senza precedenti all’interno del consiglio comunale.

“Non vorrei dire – esordisce Maffi – che sono un guerrafondaio ma a me i militari, le armi piacciono. Anche perché se no si vivrebbe in un’anarchia. Chi lo difenderebbe il nostro paese se venissimo attaccati da altri Stati?”.

Ma l’esponente del Pdl non si ferma qui e aggiunge: “Io voterò contro questa mozione perché ci tengo che l’esercito italiano ci sia e che si continuino a produrre aerei, bombe, carri armati, mitra”.

“Voglio – conclude Maffi – che si continuino a fare queste cose qualsiasi governo ci sia, di centrodestra o di centrosinistra”.

Parole pesanti come pietre, su cui forse occorrerebbe una riflessione, ma che invece all’interno del consiglio suscitano più ilarità che preoccupazione. Lo stesso consigliere d’altronde era presente e partecipò alla manifestazione di stampo razzista tenutasi a Calambrone nella scorsa primavera contro il possibile arrivo di profughi da Lampedusa.

Sulle parole e il loro significato, negli ultimi giorni, Don Armando Zappolini ha tenuto un intervento davanti alla sua Chiesa a Perignano in occasione di una manifestazione di solidarietà nei suoi confronti contro le minacce e gli attacchi di Forza Nuova.

Sul peso e l’importanza delle parole è intervenuto recentemente anche lo stesso Presidente della Regione Enrico Rossi, dopo la strage di Firenze.

Forse anche su queste parole espresse in consiglio comunale, a Pisa, dall’esponente del Pdl la politica tutta dovrebbe riflettere.