Una bella (e lunga) giornata a Roma per il disarmo nucleare: 3 luglio 2014.

Lisa Clark (Beati i costruttori di pace - Mayors for Peace, 2020 Vision Campaigner. )
Fonte: Beati i Costruttori di Pace - 14 luglio 2014

Fungo di speranza Il 3 luglio era il giorno in cui era stato fissato un incontro tra il nuovo Segretario Generale di Mayors for Peace (Sindaci per la Pace) e il Sindaco di Roma, Ignazio Marino. Perché, come forse sapete, l'Italia è il paese che è secondo solo al Giappone per numero di Enti Locali aderenti all'Associazione: oltre 460. Per questo Hiroshima aveva deciso di chiedere a Marino se voleva assumere il ruolo di capofila (di Lead City)  e chiesto a me di organizzare l'incontro e di accompagnare il Segretario Generale Komizo. (Nel frattempo, anche la nuova amministrazione di Firenze ha chiesto di rientrare in Mayors for Peace con un ruolo esecutivo: di questo parleremo in una riunione a Firenze, il 23 luglio.)  

In questi ultimi mesi, ho collaborato in modo molto stretto con Francesco Vignarca (coordinatore, Rete Italiana per il Disarmo) in tutte le attività per il disarmo nucleare, non solo quelle per Mayors for Peace,  ma anche per le Campagne di ICAN e per la rete dei Parlamentari PNND.  Ed è successo per pura coincidenza che ci siamo ritrovati ad avere tanti  appuntamenti, tutti insieme lo stesso giorno a Roma! Francesco ha cominciato con il deposito in Cassazione della proposta di Legge d'iniziativa popolare per una Difesa civile non armata e nonviolenta, mentre io partecipavo alla riunione nella sede  della Federazione Nazionale della Stampa per la preparazione della Marcia Perugia-Assisi del 19 ottobre: alla riunione ho sottolineato che l'iniziativa Pace in Bici 2014 intende porsi come una tappa  nel percorso di avvicinamento alla Marcia di ottobre, specialmente  con il cammino della lampada di San Francesco fino ad Assisi il 19 ottobre.  Infatti, in questa iniziativa che ormai da parecchi anni vuole fare memoria  dei bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki e che si conclude sempre davanti  alla base USAF di Aviano, avremo con noi una lampada a olio consegnataci dai Frati  del Sacro Convento, nota come lo Spirito di Assisi. Farà il percorso di  Pace in Bici, e dopo sarà portata a varie iniziative di preparazione per la  Perugia-Assisi, finché non la riporteremo ad Assisi il 19 ottobre. Alla riunione ho potuto anche spiegare come Mayors for Peace abbia ampliato le finalità dell'associazione: non più solo disarmo nucleare, ma anche l'approfondimento  del tema umanitario e giuridico delle città di fronte al flagello della guerra.  

A questo proposito, ho anticipato qualche notizia sul progetto per la conferenza di Ypres 100, ad aprile 2015 (vedi sotto). La riunione è servita anche per preparare l'incontro formale, previsto alle 15 al Senato, per presentare formalmente la campagna per il riconoscimento giuridico del Diritto alla Pace, promossa dai professori  Papisca e Mascia ed il Comitato promotore della Marcia Perugia-Assisi.  Sono infatti già più di cento gli Enti Locali italiani che hanno approvato  l'ordine del giorno, e qualche giorno fa già una delegazione si è recata  a Ginevra, alle Nazioni Unite, per mostrare tutto l'impegno e la determinazione delle associazioni e dei Comuni italiani per questo riconoscimento.  Nel nostro primo incontro con il Segretario Generale Komizo, io e Francesco abbiamo potuto informarlo anche della Campagna per il Diritto alla Pace, chiedendo se la rete internazionale di Mayors for Peace voglia contribuire a divulgarla in sede internazionale.

Gli abbiamo poi potuto spiegare come abbiamo predisposto una bozza di mozione per deputati e senatori sul disarmo nucleare, in particolare in vista della conferenza di Vienna del dicembre prossimo.  Speriamo che venga adottata all'unanimità sia alla Camera che al Senato. In un incontro successivo con la Senatrice Silvana Amati, Francesco ha concordato con lei di organizzare una conferenza stampa al Senato, nella Sala Nassirya, il 29 luglio in cui: illustreremo la mozione, ricorderemo Hiroshima e Nagasaki, lanceremo Pace in Bici 2014, e anche il percorso verso Vienna.  Veloce presenza poi alla Conferenza al Senato, dove la Senatrice Amati mi ha  confermato quanto già deciso insieme a Francesco, e poi incontro in Campidoglio. All'ultimo minuto, Ignazio Marino (impegnato per il bilancio)  si è fatto sostituire da un suo stretto collaboratore, Silvio Di Francia.  

Forse è stato un bene, visto che Di Francia era insieme a me alla Conferenza  al Senato e poi è scappato - come me - per essere in tempo all'incontro in Campidoglio. Grazie alla memoria storica di Francesco, abbiamo potuto spiegare al collaboratore del Sindaco Marino che Rete Italiana per il Disarmo è nata  proprio nella Sala Giulio Cesare: per sottolineare che la RID intende dare  continuità alla collaborazione con Roma Capitale.  Credo che il Sindaco Marino accetterà la proposta di Mayors for Peace che Roma diventi città capofila per l'Italia; Komizo gli ha già detto della volontà di Firenze di rientrare in maniera operativa nell'Associazione, e questa mi sembra un'ottima cosa. Il nostro ruolo è importante per garantire che tutti questi Enti Locali collaborino tra di loro, senza protagonismi escludenti, ma anche affinché si approfondiscano gli aspetti della politica internazionale. Perché è molto bello che ci si faccia la foto con le Gru di origami di Hiroshima nella Sala Giulio Cesare, ma è ancora più bello se questa consapevolezza porta all'approvazione di una mozione parlamentare, che chiede al Governo italiano di sostenere l'Iniziativa Umanitaria all'ONU, oppure ad una massiccia partecipazione di Enti Locali alla conferenza del Centenario di Ypres, organizzando pure una sessione specifica sulla visione di La Pira!   

 

E qui sotto vi incollo anche un invito a partecipare alla Conferenza del Centenario  di Ypres, Ypres 100, scritta dal Sindaco Durnez.  

 

Commemorazione della prima guerra mondiale: Una conferenza di tre giorni nel Centenario del primo attacco con gas letale contro Ypres 22-24 aprile 2015.

 

di Jan Durnez, Sindaco di Ypres, Belgio, Presidente, 2020 Vision Campaign.  

 

Gli occhi del mondo saranno tutti puntati su Ypres il 22 aprile 2015, nel centenario del primo uso di armi chimiche, che ebbe luogo nelle trincee subito fuori le mura delle città di Ypres nel 1915. Il gas cloro usato dalle truppe tedesche uccise centinaia di soldati algerini, britannici, canadesi, francesi e marocchini. Il Fronte Occidentale girava attorno a Ypres. Per oltre tre anni la città fu sottoposta a bombardamento da parte dell'artiglieria pesante; alla fine della guerra, Ypres era solo un ammasso di macerie. La Città di Ypres e Mayors for Peace (Sindaci per la Pace) organizzano una conferenza internazionale per ricordare il centenario. Il primo giorno vedrà la partecipazione di personalità da tutto il mondo, invitate ad Ypres per la commemorazione dell'attacco il 22 aprile. Il secondo giorno la conferenza affronterà l'uso delle armi di distruzione di massa e gli sforzi fatti dall'umanità per proibirle, compresa la campagna di Mayors for Peace per la messa al bando delle armi nucleari. La terza giornata approfondirà il tema più ampio delle città di fronte al flagello della guerra. Ogni anno sono migliaia i turisti che visitano la città di Ypres, principalmente per ricordare e trarre insegnamenti dalla sua terribile esperienza di guerra. Centinaia di migliaia di soldati combatterono e morirono nelle trincee subito fuori le mura della città. Ogni sera viene ripetuta la cerimonia militare del Silenzio, con il suono della tromba in onore dei caduti, nella grande Porta Menin, sulle cui possenti mura sono iscritti i nomi dei quasi 55.000 soldati di cui non si è mai ritrovato il corpo. Questo solenne rituale risale al 1928 ed è stato sospeso solo durante l'occupazione nazista.

Il Museo “In Flanders Fields” (Nei campi delle Fiandre) rientra nell'itinerario di quasi tutti i turisti. Nel museo i visitatori possono usare un tabellone elettronico per vedere se la propria città è una delle oltre 6.000 aderenti a Mayors for Peace. Mayors for Peace si impegnerà per favorire la partecipazione delle città del mondo alla conferenza. Rappresentanti di alcune città saranno invitati a parlare degli eventi storici che hanno coinvolto la propria città, ivi compreso naturalmente Hiroshima e Nagasaki. Verrà presentata anche una pubblicazione che raccoglierà la storia delle aggressioni contro le città della regione europea/mediterranea durante la prima guerra mondiale. Sarà la prima parte di uno studio in più volumi su tutte le aggressioni contro le città negli ultimi 100 anni. Tutte le città che abbiano subito il flagello della guerra sono invitate a contribuire a questo progetto di ricerca. Capi di Stato ed altre alte personalità presenti ad Ypres per la commemorazione del centenario saranno invitate a parlare nella prima giornata della conferenza. Nel secondo giorno prenderanno la parola esperti della storia delle armi di distruzione di massa e dell'impegno internazionale per metterle al bando, nonché i sopravvissuti, che ci offriranno le loro testimonianze dirette. I partecipanti alla conferenza stileranno una dichiarazione congiunta sul tema: “Un secolo di armi di distruzione di massa: Basta!” che sarà consegnata la settimana successiva alla Ottava Conferenza di Riesame del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, alla sede delle Nazioni Unite a New York.

Nel terzo giorno verrà approfondito il tema dell'impatto della guerra sulle città, nella storia: esperti di diritto umanitario internazionale descriveranno lo statuto speciale delle città durante le guerre; la misura in cui quello statuto speciale viene rispettato; la misura in cui le violazioni vengono riconosciute e condannate; e ci indicheranno in che modo si possa migliorare la situazione. La conferenza rilascerà una seconda dichiarazione sul tema “Le città non sono bersagli!”, in cui si riaffermerà la solidarietà tra le città contro la minaccia di attacchi militari o terroristici. Speriamo di poter accogliere rappresentanti della vostra città a Ypres l'anno prossimo.